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Colombine con pasta madre essicata

30 Marzo 2012 by zuccherofarina 16 Comments

Alcuni mesi fa, prima del battesimo di zolletta, ho scovato vicino Milano un supermercato della carta, alcune settimane fa ci ho fatto un giro ed ho trovato gli stampi per le colombe e per le colombine! Ho preso 2 stampi per colombe ed un pacchetto di quelli per colombine (5 pezzi) ma mi sono pentita e ci è ripassato papà a prendermene altri!

Avevo in dispensa la pasta madre essicata, ero in dubbio tra tante ricette viste, non sapevo come comportarmi nella sostituzione del lievito ma poi ho pensato di guardare sul blog di Federica e ho trovato la ricetta perfetta. Lei è già la mia fonte per i gelati! Grazie carissima 🙂

Questa è la sua ricetta, le mie note in rosso:

 

Nella macchina del pane con programma impasto e lievitazione impasto nel seguente ordine:
500 gr di manitoba
140 gr zucchero
50 gr di lievito madre essiccato*
50 gr di latte tiepido
2 uova sbattute del peso di 108 gr (peso senza guscio) Le mie pesavano un po’ di più, ca.120 g
3 tuorli (60 gr)
100 gr di latte  Io 70 gr visto il maggior peso delle uova
140 gr di burro morbido.
lascio lievitare 3 ore. Io 1 ora come da programma mdp e 1 ora sempre in vaschetta con la macchina spenta

poi sempre nella macchina del pane riavvio il programma impasto e inserisco nel seguente ordine:

buccia di limone, buccia d’arancia, semi della bacca di vaniglia 3 gocce estratto di limone, 3 gocce estratto di vaniglia
1 cucchiaino colmo  di miele di arancia*
2 tuorli
150 gr farina 00
70 gr burroe
1 uovo intero
16 gr sale*

lascio lievitare altre 2 ore e mezza. Io 1 ora come da programma mdp e 2 ore sempre in vaschetta

riprendo l’impasto con le mani lo lavoro un pò e lo divido negli stampini. Ne ho usati 9 ma due colombine son venute enormi

copro di glassa (mescolare farina e zucchero a velo in parti uguali    io 40 g di farina di mandorle + 30 g di farina di riso  e unire l’albume necessario a rendere il composto denso). La prossima volta raddoppierò le dosi, lievitando in cottura la glassa rimane poca.

lascio lievitare altre 2 ore, prima di infornare cospargo di mandorle e granella di zucchero. Io una colombina l’ho lasciata senza glassa. Una volta cotta e raffreddata l’ho cosparsa con 50 g di cioccolato fondente, lamelle di mandorla e granella di zucchero.
inforno a 180 gradi per circa 25 minuti. fare la prova stecchino. Per me sono bastati 20 minuti

5 pezzi li ho messi in freezer, tirati fuori dal freezer la sera prima sono buonissimi l’indomani, l’assaggiatore non c’è e non me le posso mangiare tutte io 🙂

Vi auguro un felice week end.. il mio è l’ultimo a casa..

 

Filed Under: Cucina, Dolci, pasqua Tagged With: colomba, pasqua

La Pastiera napoletana di una milanese

28 Marzo 2012 by zuccherofarina 16 Comments

Mai avrei pensato di preparare la pastiera napoletana, un po’ perchè è un dolce lungo da preparare, un po’ perchè non rientra nella mia tradizione culinaria e non ultimo perchè tra i dolci campani ne preferisco altri ma poi mi sono detta, ho in casa gli ingredienti che mi sono arrivati a seguito di una collaborazione, non li uso? se poi ho preparato i dim sun posso farcela anche con la pastiera..
Così è nata questa avventura!

Cercando in rete ho scelto la ricetta di giallo zafferano che riporto di seguito, in rosso le mie variazioni e barrato ciò che non ho fatto:

 

Ingredienti per il ripieno
Acqua di fiori d’arancio 25 gr
Arance candite 50 gr
Burro30 gr
Cannella 1 cucchiaino
Cedro candito 50 gr
Grano cotto 250 gr
Latte 200 gr
Limoni: la scorza grattugiata di 1
Ricotta di pecora e di mucca 350 gr (totali)
Uova 2 intere + 2 tuorli
Vanillina 1 bustina
Zucchero 350 gr
Per la frolla:
Burro 125 gr
Farina 250 gr
Uova 1 intero e 1 tuorlo
Vanillina una bustina
Zucchero 100 gr
La pasta frolla l’ho preparata il giorno prima e lasciata in frigo avvolta nella pellicola trasparente.
Versate in una pentola il grano precotto, il latte, il burro e
la buccia grattugiata del limone . Fate bollire il tutto a fuoco
dolce, mescolando fino a che non avrete ottenuto una crema densa .Versate il
composto in una ciotola capiente e lasciate intiepidire.  Io ho frullato tutto per non sentire la consistenza del grano.
Intanto, in un mixer, frullate le uova insieme allo zucchero,
alla ricotta, all’acqua di fiori d’arancio, alla vanillina e alla cannella.
Dovrete ottenere una crema piuttosto fluida e senza grumi .
Stendete quindi la pasta frolla , avendo l’accortezza di tenerne una
piccola quantità da parte per preparare le strisce che serviranno per la
decorazione. Foderate con il disco di pasta frolla una teglia tonda
di 28 cm di diametro
 una pirofila da forno di 23 cm, precedentemete imburrata, non mi sarebbe bastata per una teglia da 28 considerando le strisce..
Una volta che la crema di grano si sarà intiepidita unite la
crema di ricotta e amalgamate per bene; aggiungete poi il cedro e
l’arancia candita e ancora una volta mescolate bene . Versate il ripieno nella
teglia e pareggiate bene i bordi della pasta frolla (nel caso questi
siano più alti del livello raggiunto dalla crema).
Con la pasta tenuta da parte, ricavate una sfoglia
non troppo sottile, con la quale formerete delle strisce di frolla  della larghezza di 1,5-2 cm, che
otterrete utilizzando una rotella tagliapasta con lama dentellata. Le strisce
vi serviranno per decorare la superficie della pastiera disponendole a griglia;
intersecandole, dovrete ottenere dei rombi.
 
 
 
 
 
Spennellate delicatamente le
striscioline con un uovo sbattuto
 e
infornate la pastiera  a 200° ; dopo un’ora circa, quando la superficie si
sarà dorata, estraetela e lasciatela raffreddare nella tortiera stessa. Una
volta fredda, sformate delicatamente la pastiera, mettetela su di un piatto da
portata e
spolverizzatela con dello zucchero a velo prima di
servirla.

 

 

A venerdì con le colombine..

 

Filed Under: Cucina, Dolci, pasqua Tagged With: pasqua, regionale

Dopo carnevale arriva Pasqua: colombine veloci e Flamigni. In più we di corso..

1 Marzo 2012 by zuccherofarina 14 Comments

L’anno scorso con il mio pancione (ancora pancino di quest’epoca) ho lasciato passare il carnevale e la pasqua senza realizzare dolci particolari a parte la torta pulcino che non mi aveva soddisfatto comunque al 100%
Allora domenica ho visto al supermercato un preparato per colombine e detto fatto è finito nel carrello (passeggino 😉 ) ieri sera le ho preparate:

1 busta di preparato
1 bustina di lievito di birra (inclusa)
2 uova
70 g di burro morbido
60 ml di acqua

Per la glassa:

70 g di zucchero al velo
1 albume
7-8 mandorle
granella di zucchero (inclusa)

I pirotti erano nella scatola! Ho infilato in planetaria il lievito di birra disciolto in acqua, aggiunto il preparato, le uova leggermente sbattute, il burro a tocchetti e impastato fino ad ottenere un composto ben sodo. Lasciato lievitare coperto per 1h30′.

Ho distribuito il tutto nei 4 stampini e lasciato  lievitare per un’altra ora circa. Nel mentre ho montato l’albume con lo zucchero al velo fino a che risultasse abbastanza denso, ho spennellato le colombine e aggiunto le mandorle e la granella.

Ho cotto a 210°C per circa 25 minuti, dieci di più rispetto alle indicazioni. Prova stecchino 🙂
Non sono venute male:

ma sono sicura che quando assaggerò quelle che mi ha gentilmente inviato Flamigni, una classica e l’altra alle amarene, oltre a delle scaglie di torrone al  pistacchio, avranno senz’altro un altro sapore!
Alle mie mancava l’alveolatura ma con un tempo così breve e veloce di preparazione e lievitazione non mi aspettavo quel tipo di risultato. Comunque hanno già preso il volo tutte e quattro! :-))

 

“All’origine dell’azienda c’è l’impegno dei tre fratelli Flamigni che, fin dal 1930 , aprirono il loro laboratorio nella piazza principale di Forlì, in piena Romagna. Produttori di pasticceria, devono il successo dell’azienda al loro torrone, la cui ricetta non è mai stata abbandonata.

Tutte le lavorazioni, da oltre sessant’anni, vengono svolte in maniera assolutamente artigianale, partendo dalla ricerca delle materie prime più selezionate, proseguendo con l’uso costante delle ricette tradizionali, per finire con un controllo meticoloso di tutta la produzione.

L’elevata qualità e l’eccezionale bontà dei panettoni Flamigni nascondono un segreto tramandato e perfezionato nel corso di tre generazioni:

il processo di lievitazione naturale.

Infatti un lievito madre che da 75 anni viene ogni giorno rinnovato artigianalmente e gelosamente custodito, costituisce la base da cui parte la nostra produzione giornaliera.
Dal primo impasto in cui il lievito viene accuratamente miscelato con farina, burro, zucchero e tuorli d’uovo, saranno necessari due interi giorni in cui si susseguiranno fasi di lavorazione e lunghi tempi di riposo per ottenere il prodotto finito.
Inoltre una scrupolosa scelta di ingredienti naturali e di primissima qualità, il controllo costante dei valori di temperatura ed umidità, il lento passaggio finale in forno ed il raffreddamento in posizione capovolta, contribuiscono ad ottenere una sofficità senza confronti.
Questo è il motivo per cui il panettone Flamigni viene oggi selezionato dai migliori e più esclusivi negozi in Italia ed in 35 paesi nel mondo.”

Sabato e domenica sarò al corso di cake design.. chissà che combino ma soprattutto chissà che combineranno a casa l’assaggiatore e zolletta, è la prima volta che la lascio per così tante ore..

Ci vediamo lunedì con i racconti vari! Casa e corso 🙂

Felice week end, domani ho un appuntamento importante, fatemi un in bocca al lupo. In un modo o nell’altro cambierà la mia vita..

Filed Under: Cucina, pasqua Tagged With: colomba, pasqua

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