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Canederli allo speck

3 Novembre 2015 by zuccherofarina Leave a Comment

canederli speck cr

I canederli sono un piatto tipico regionale, Trentino.
Li assaggiai la prima volta anni fa in occasione di una vacanza in queste zone. Ne ho provate tre diverse varianti: al formaggio, agli spinaci e allo speck. I miei preferiti sono proprio questi serviti al burro. Non è un piatto che preparo spesso ma mancando ultimamente dalle belle Dolomiti ho cercato il libricino di cucina che avevo acquistato ai tempi ed ho messo le mani in pasta.

Ricetta del libro “La cucina delle Dolomiti” di Anneliese Kompatscher

Per 18 canederli

300 g di pane bianco raffermo
100 g di speck
½ cipolla
2 cucchiai di farina
2 cucchiai di prezzemolo
250 ml di latte (indicati 2 bicchieri)
2 uova
1 noce di burro

canederli passo passo

Tagliare il pane raffermo a cubetti (1), aggiungere lo speck tagliato a dadini (2) e distribuire il composto di latte e uova sbattute con il prezzemolo (3 e 4).
Dare una mescolata, coprire e lasciar riposare per mezz’ora circa. Io ho lasciato un po’ di più rispetto a quanto indicato.

Soffriggere la cipolla tagliata finemente a cubetti nel burro, aggiungere al composto (5). Mescolare (6). Regolare con il sale . Se occorre aggiungere poco latte o farina (il composto non deve risultare troppo morbido ma neanche duro).

Con le mani umide formare il canederlo facendo una palla di circa 4/5 cm di diametro (7).

Cuocere nel brodo bollente di carne o vegetale con erba cipollina o in acqua salata. In questo caso dopo circa 15 minuti scolare e condire con abbondante burro e parmigiano.

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Piada integrale, tomini e zucchine grigliate

9 Aprile 2015 by zuccherofarina 4 Comments

 

Un piatto veloce, completo che richiede poco tempo… pochi
giorni di vacanza e poca la voglia di tornare alla quotidianità.. il lavoro, la
casa, la scuola.. ancora voglia di crogiolarsi nel letto, di non prendere
impegni e di stare solo fuori all’aria aperta, i fiori che sbocciano, le prime
gemme sugli alberi da frutto, voglia di sognare..
Un paio di zucchine lavate, private della parte iniziale e
finale, tagliate a fette sottili con il pelapatate. La bistecchiera ben calda e
leggermente oliata. Pochi secondi su entrambi i lati.
I tomini cotti sulla medesima bistecchiera  un paio di
minuti per sprigionare l’aroma e far sciogliere il formaggio all’interno.
Ad accompagnare il tutto della piadina integrale, avevo in
casa la miscela integrale  “In forno subito” per torte salate e
piadine  (farina di grano tenero tipo
“0”, farina di frumento integrale, crusca d’avena, fibra d’avena,
fecola di patate, sale, lievito secco) a cui ho aggiunto 150 ml di acqua e 60
ml di olio evo.
Ho impastato a mano, lasciato
riposare una decina di minuti e diviso l’impasto in cinque palline. Le ho
coperte e lasciate lievitare per circa quaranta minuti (in confezione ne
indicano necessari soltanto dieci). Ho steso con il mattarello e fatto cuocere
su una padella antiaderente molto calda per alcuni minuti su entrambi i lati.
Ad occhio si capisce quando è cotta, si gonfia in alcuni punti e brunisce.

 

Il gusto di questo piatto è dato dal mix di sapori che vanno
gustati caldi, consiglio la preparazione delle zucchine e delle piade in
anticipo. Queste ultime si posso riscaldare pochi secondi prima di servirle; il
tomino va consumato appena tolto dal fuoco.

Filed Under: Cucina, formaggi Tagged With: regionale

“Pizzoccheri” valtellinesi

10 Dicembre 2014 by zuccherofarina 5 Comments

Lunedì, giorno di festa, ho cucinato un pranzo un po’ più ricco, i pizzoccheri, tipico piatto Lombardo e di specifico Valtellinese.
La pasta si può fare direttamente in casa impastando acqua e grano sarceno oopure è possibile reperirla già pronta tra la pasta secca..  Mando l’assaggiatore al supermercato, io a casa coi cuccioli che non erano in gran forma con tutti gli ingredienti che mi servivano. Distrattamente ripongo la spesa tra urla di chi voleva stare in braccio e di chi voleva la merenda..
Lunedì preparo le verdure, il formaggio a tocchetti emi metto con le mani in pasta.. La scatola dove a caratteri cubitali aveva scritto grano saraceno pizzoccheri valtellinesi conteneva dei gnocchetti  :O
Sono rimasta senza parole.. dove mandavo l’assaggiatore quasi a mezzogiorno il giorno dell’Immacolata? Da nessuna parte.. me li sono fatta andare bene!
Da qui il titolo con le virgolette!
La ricetta rispetto all’originale ha subito qualche variazione:
Per 6 persone:
400 g di gnocchetti di grano saraceno
200 g di patate già pulite
200 g di coste
200 g di formaggio casera dop
100 g di burro di malga (lo si trova al supermercato)
1 spicchio di aglio
parmigiano reggiano
Mettere a bollore in acqua salata le patate e le coste per circa 5 minuti, aggiungere la pasta e far cuocere per altri 10 minuti. Predisporre una pirofila e scaldarla in forno, con una schiumarola disporre  nella teglia uno strato di pasta e verdure, aggiungere il casera a piccoli dadini e spolverare abbondantemente con il parmigiano. Ripetere per un secondo strato fino ad esaurimento dei pizzoccheri.
Versare il burro fuso fatto soffriggere precedentemente con lo spicchio di aglio.
Portare immediatamente in tavola e servire ben caldi. Io li ho lasciati pochi minuti nel forno caldo per far sciogliere completamente il formaggio.
Gianluca che aveva la sua pasta con il pomodoro non ne ha voluto sapere. Pizzoccheri anche per lui!

 

Enjoy

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Fagioli all’uccelletto e alici marinate

30 Novembre 2012 by zuccherofarina 7 Comments

Per augurarvi buon week end vi lascio questa ricetta salata, adatta ai vegetariani  e adatta come piatto unico ma anche come accompagnamento a un secondo di carne. Se usate i legumi in scatola anche abbastanza veloce! Altrimenti ammollate i fagioli la sera prima così che siano pronti l’indomani per la cottura.

Ingredienti:

150 g di fagioli rossi di Lucca
1 spicchio di aglio
olio evo toscano
salvia
rosmarino
passata di pomodoro
sale
pepe
brodo vegetale/acqua

Mettere in ammollo i fagioli per almeno 24 ore, seguire le indicazioni in etichetta..
Cuocerli con brodo caldo o acqua finchè risulteranno teneri

Soffriggere l’olio con lo spicchio di aglio, salvia e rosmarino. Aggiungere la passata di pomodoro e cuocere il sughetto per alcuni minuti. Unire i fagioli  e cuocere a fuoco dolce per una decina di minuti.

Regolare di sale e pepe e , prima di servire in tavola, aggiungere un filo di olio evo a crudo.

Abbinato a questo piatto Amarone Valpollicella Doc

 

Provenienza

Vigneti delle Colline a nord-est di Verona.

Composizione suolo

Terreni argillosi calcarei.

Uvaggio

50% Corvina Veronese
30% Corvinone
15% Rondinella
5% Cabernet
Le uve attentamente selezionate in vigneto e raccolte in piccole  cassette sono appassite per circa 3 – 4  mesi in locali asciutti e  ben aerati. Al raggiungimento dell’ideale grado di  appassimento sono pigiate e poste a fermentare in serbatoi  d’acciaio termocondizionati. Avviata la fermentazione questa  si prolunga per circa 30 giorni per consentire il totale sviluppo  dell’ alta gradazione del vino. Dopo una prima evoluzione in  cemento per alcuni mesi – in modo da consentire lo svolgimento della fermentazione malolattica – ha inizio l’affinamento in botti di rovere di medie e grandi dimensioni per circa 3 anni. Dopo l’imbottigliamento il vino riposa per almeno 6 mesi in bottiglia.

Caratteristiche

Vino di colore rosso intenso con riflessi granati, profumo fruttato con note di spezie; sapore pieno e vellutato.

Abbinamenti

Si accompagna a piatti importanti, carni rosse, selvaggina,  formaggi piccanti e stagionati.
I legumi rivestono un ruolo addirittura “terziario” nella mia cucina ma ogni tanto, anche per avere un’alimentazione varia mi dedico a piatti che non appartengono alla mia tradizione culinaria.

Un’altra ricetta che voglio sperimentare, magari durante le vacanze è  quella delle alici marinate, che mi piacciono molto ma non ho mai provato a preparare.. un paio di volte le aveva fatte l’assaggiatore.. ma neanche eravamo sposati.. Questa versione è molto interessante!

La ricetta che seguirò è questa!

 

Vi auguro buon week end e corro a infornare il mio Kringel estone!

 

Filed Under: Cucina Tagged With: regionale

Cannoli siciliani e premi del contest “La mia torta”con Venchi

8 Novembre 2012 by zuccherofarina 8 Comments

 

Oggi ho portato  qualche dolcetto in ufficio per il mio
compleanno..  è piacevole questa iniziativa così ogni tanto c’è qualcosa
di sfizioso per fare merenda!
Avevo pensato ad una torta  ma era poco pratica..
piattini, forchette e coltelli mentre dei piccoli dolcetti erano decisamente
più pratici!
Ho portato un cabaret di cannoli siciliani, mini briochine e
macarons..
Vi presento solo i primi quest’oggi! Le bucce non mi sono
messa a farle in casa.. sarebbero state troppe e il tempo ai fornelli con
zolletta è sempre ridotto… sembra sempre infastidita quando mi vede
cucinare.. anche la sua pappa! Forse per lei la mamma deve solo giocare J
Ad ogni modo ho optato per le bucce già pronte, quelle
prodotte da Pennisi che esporta in tutto il bel paese ma anche all’estero.
Ieri sera ho fuso del cioccolato fondente con cui ho
ricoperto la parte interna del cannolo per evitare che il ripieno umidificasse
la buccia, e preparato anche il ripieno lasciato in frigo nella sac à poche.
Ingredienti per circa 30 pezzi:
250 g di ricotta vaccina
160 g di ricotta ovina
200 g di zucchero extra fine
Cioccolato fondente grattugiato
Unire le due ricotte con lo zucchero, io invece di amalgamare
con il cucchiaio  ho preferito montare leggermente il composto con Speedy chef di Tupperware, un piccolo elettrodomestico manuale che grazie ad una serie
di ingranaggi e piccole fruste monta in un attimo vari composti.. albumi, creme, salse!
Di tutto di più! 

 

Una volta pronto ho aggiunto del cioccolato fondente
grattugiato*.
Questa mattina, prima di uscire ho farcito e confezionato il
tutto!

Inutile dire che nel giro di 5 minuti è stato spazzato
tutto! Io adoro i cannoli siciliani che sono uno tra i dolci italiani  più famosi all’estero.. vicino ci metterei babà  e  panettone 🙂
Vi lascio questa foto scattata a New York fatta ad una vetrina di un bar! 

Ora che avete letto tutto vi  svelo i premi del contest! Pronti?
A ciascuno dei vincitori verrà spedito questo bellissimo
bauletto Venchi pieno di tante delizie cioccolatose ed in più vi rimarrà anche
il bauletto di legno che può essere un utile contenitore per le formine dei
biscotti o per quello che preferite!
Il bauletto contiene ben 1 kg di ottimo cioccolato: Al suo interno un assortimento di cioccolatini misti tra cui cubigusto, cubotti, giandujotto, dubledoni, blend e nougatine. Quest’anno Venchi in collaborazione con Soleterra ha realizzato cartoncino e nastro per un’iniziativa solidale!
In collaborazione con Soleterre, Venchi propone alle aziende una selezione di confezioni regalo “due volte buone”.
Per ogni prodotto venduto, infatti Venchi devolverà una percentuale del ricavato a favore del Programma Internazionale per l’Oncologia Pediatrica.
Soleterre è un’organizzazione umanitaria che attua progetti di sviluppo umano in Africa, Asia, America Latina ed Europa. Realizza concretamente la difesa dei diritti inviolabili degli individui erogando servizi sanitari, educativi, assistenza psicologica e accoglienza.
Soleterre è ONG riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri italiano e Onlus.

 

Al suo interno un assortimento di cioccolatini misti tra cui cubigusto, cubotti, giandujotto, dubledoni, blend e nougatine.
Ora non vi resta che correre qui e partecipare!
Baci e felice week end!

Filed Under: Cucina, Dolci Tagged With: regionale

Parmigiane finger food light!

3 Ottobre 2012 by zuccherofarina 9 Comments

Più che finger food dovrei dire monoporzione ma indipendentemente dal nome questo piatto è davvero soddisfacente mantenendo circoscritte le calorie!

Le melanzane, dopo essere state messe sotto sale, sono state grigliate (anzichè fritte). Al posto del ragù di carne ho utilizzato del pelati di pomodoro passati ed ho farcito con delle fettine di scamorza di bufala affumicata, quella che avete visto anche qui  a proposito dei prodotti La Tramontina.

 

Ricapitolando, da ripetersi tre volte nel seguente ordine:

melanzana
scamorza
pomodoro

Un pizzico di sale e un filo di olio extravergine di oliva, si può guarnire con una fogliolina di basilico.
Scaldare per circa 5 minuti a 100°C, la scamorza deve sciogliersi.

Per passare i pomodori ho utilizzato il mio elettrodomestico ecologico  Tupperware di cui vi avevo parlato qui.

 

Filed Under: Cucina, formaggi Tagged With: regionale

Il nord sposa il sud: spaghetti al grano saraceno con pesto rosso di Sicilia

13 Giugno 2012 by zuccherofarina 10 Comments

Il grano saraceno mi porta in Valtellina, con il pensiero al freddo e alla montagna e questo sugo cosi profumato e di un rosso così intenso  evoca il sole del sud, dei pomodori che maturano sprigionando un profumo irresistibile. L’abbinanamento è curioso ed il tocco in più è l’aggiunta delle olive, quelle grosse marinate della gastronomia ( e non le sottovuoto dello scaffale che scadno tra 2 anni…)

E’ stato un matrimonio perfetto! ma di breve durata perchè sono finiti subito!

200 g di spaghetti di grano saraceno*
1 vasetto di pesto rosso di sicilia*
8/10 olive giganti marinate
olio evo*

Bollire gli spaghetti in abbondante acqua salata. Scolare al dente. Saldare in padella il pesto  rosso allungandolo con qualche cuchiaiodi acqua di cottura, aggiungere le olive tagliuzzate a dadini e saltare insieme alla pasta.
Aggiungere un filo di olio evo acrudo e impiattare.

Un primo semplice e veloce ma dal gusto ricco e saporito.

 

Filed Under: Cucina, Primo Tagged With: regionale

Piadina romagnola

15 Aprile 2012 by zuccherofarina 11 Comments

 

Anche questo era un mio “to do” da tanto tempo e qualche settimana fa, complice l’aver trovato lo strutto al supermercato, ho provato a realizzarla. Mi ricorda le estati al mare della mia adolescenza quando dopo cena si passava al baracchino a prendere la piada, anche vuota da mangiare così!
Ingredienti per 6 pezzi:
500 g di farina
75 g di strutto
10 g di bicarbonato
2  g di sale
150 ml di acqua
Ho sciolto lo strutto, inserito tutti gli ingredienti in planetaria, l’acqua poca per volta, fino a che l’impasto è risultato ben amalgamato ed elastico. Per me è stata la prima volta con lo strutto e mi ha stupito la grande elasticità dell’impasto.
Ho lasciato riposare un’oretta e mezza e poi ho diviso il mio impasto in 6 parti, con l’aiuto del mattarello le ho stese; ho bucherellato con i rebbi di una forchetta e fatto cuocere sulla crepiera ben calda girando la piada.
Le ho farcite con prosciutto cotto e mozzarella e con crescenza, rucola e crudo

Buona settimana!

 

Filed Under: Cucina, Pane Tagged With: regionale

La Pastiera napoletana di una milanese

28 Marzo 2012 by zuccherofarina 16 Comments

Mai avrei pensato di preparare la pastiera napoletana, un po’ perchè è un dolce lungo da preparare, un po’ perchè non rientra nella mia tradizione culinaria e non ultimo perchè tra i dolci campani ne preferisco altri ma poi mi sono detta, ho in casa gli ingredienti che mi sono arrivati a seguito di una collaborazione, non li uso? se poi ho preparato i dim sun posso farcela anche con la pastiera..
Così è nata questa avventura!

Cercando in rete ho scelto la ricetta di giallo zafferano che riporto di seguito, in rosso le mie variazioni e barrato ciò che non ho fatto:

 

Ingredienti per il ripieno
Acqua di fiori d’arancio 25 gr
Arance candite 50 gr
Burro30 gr
Cannella 1 cucchiaino
Cedro candito 50 gr
Grano cotto 250 gr
Latte 200 gr
Limoni: la scorza grattugiata di 1
Ricotta di pecora e di mucca 350 gr (totali)
Uova 2 intere + 2 tuorli
Vanillina 1 bustina
Zucchero 350 gr
Per la frolla:
Burro 125 gr
Farina 250 gr
Uova 1 intero e 1 tuorlo
Vanillina una bustina
Zucchero 100 gr
La pasta frolla l’ho preparata il giorno prima e lasciata in frigo avvolta nella pellicola trasparente.
Versate in una pentola il grano precotto, il latte, il burro e
la buccia grattugiata del limone . Fate bollire il tutto a fuoco
dolce, mescolando fino a che non avrete ottenuto una crema densa .Versate il
composto in una ciotola capiente e lasciate intiepidire.  Io ho frullato tutto per non sentire la consistenza del grano.
Intanto, in un mixer, frullate le uova insieme allo zucchero,
alla ricotta, all’acqua di fiori d’arancio, alla vanillina e alla cannella.
Dovrete ottenere una crema piuttosto fluida e senza grumi .
Stendete quindi la pasta frolla , avendo l’accortezza di tenerne una
piccola quantità da parte per preparare le strisce che serviranno per la
decorazione. Foderate con il disco di pasta frolla una teglia tonda
di 28 cm di diametro
 una pirofila da forno di 23 cm, precedentemete imburrata, non mi sarebbe bastata per una teglia da 28 considerando le strisce..
Una volta che la crema di grano si sarà intiepidita unite la
crema di ricotta e amalgamate per bene; aggiungete poi il cedro e
l’arancia candita e ancora una volta mescolate bene . Versate il ripieno nella
teglia e pareggiate bene i bordi della pasta frolla (nel caso questi
siano più alti del livello raggiunto dalla crema).
Con la pasta tenuta da parte, ricavate una sfoglia
non troppo sottile, con la quale formerete delle strisce di frolla  della larghezza di 1,5-2 cm, che
otterrete utilizzando una rotella tagliapasta con lama dentellata. Le strisce
vi serviranno per decorare la superficie della pastiera disponendole a griglia;
intersecandole, dovrete ottenere dei rombi.
 
 
 
 
 
Spennellate delicatamente le
striscioline con un uovo sbattuto
 e
infornate la pastiera  a 200° ; dopo un’ora circa, quando la superficie si
sarà dorata, estraetela e lasciatela raffreddare nella tortiera stessa. Una
volta fredda, sformate delicatamente la pastiera, mettetela su di un piatto da
portata e
spolverizzatela con dello zucchero a velo prima di
servirla.

 

 

A venerdì con le colombine..

 

Filed Under: Cucina, Dolci, pasqua Tagged With: pasqua, regionale

Non farei cambio per tutto l’oro del mondo.. e torta al grano saraceno

1 Febbraio 2012 by zuccherofarina 20 Comments

Già da ieri ha cominciato a nevicare, ci sono pochi centimetri di neve e la situazione è decisamente sotto controllo, forse ci aspettavamo tutti quella grossa nevicata che c’è stata a dicembre del 2010 quando per tornare da lavoro e fare 15 km ho impiegato quasi 4 ore..

 

Stamattina poco prima delle 7 c’era trambusto in casa, zolletta stava poppando e mio marito era già in piedi per verificare la situazione neve. La mia piccolina era con me nel lettone e dopo aver finito di bere il latte mi guardava, si girava nel letto, con la sua manina prendeva la mia, faceva i suoi discorsi e sorrideva. Non avevamo fretta, non c’era da correre a lavoro o all’asilo.. io e lei insieme sotto le coperte a coccolarci.. Questi momenti non hanno prezzo, mi sembra ieri che è nata  ed invece ha già sei mesi.. Tante cose, tutti questi momenti non li avrei mai immaginati..

Ora veniamo alla ricetta!

 

TORTA DI GRANO SARACENO


Ricetta tipica del Trentino questa torta è davvero buona sia a colazione che a merenda con un buon te, tisana o infuso*. Si accompagna di solito con panna montata ma anche al naturale non è male!
La ricetta l’ho presa dal libretto che vedete sotto in foto, un acquisto fatto cinque anni fa nella valle del Renon.

Ingredienti:

250 g di grano saraceno molino rossetto
250 g di mandorle tritate (io farina di mandorle)
250 g di burro
6 uova
1 bustina di vanillina (io 1 cucchiaino di estratto di vaniglia)

marmellata di mirtilli rossi
zucchero al velo

Separare i tuorli dagli albumi. Montare il burro morbido con 150 g di zucchero ed aggiungere i tuorli, aggiungere la farina,  le mandorle e la vanillina.
Montare a parte gli albumi a neve semi ferma ed aggiungere lo zucchero restante. Continuare a montare fino a che saranno ben sodi. Aggiungere delicatamente all’altro composto.

Distribuire in uno stampo a cerniera* di ca. 26 cm e cuocere a 180°C per circa 40 minuti.
Una volta raffreddata tagliare a metà e farcire con la marmellata. Spolverizzare con zucchero al velo.

 

Non c’è una foto della torta intera a causa della colazione 🙂

Filed Under: Cucina, life, torte da credenza Tagged With: confettura, frutta secca, regionale

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