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Pangoccioli.. come quelli del Mulino

17 Settembre 2015 by zuccherofarina 3 Comments

 

pan gocciolo

La colazione è un momento molto delicato per i miei bimbi, la mattina è sempre difficile convincerli a mangiare qualcosa prima di uscire.. Amano due cose principalmente.. le gocciole e i pangoccioli.. le gocce di cioccolato hanno il loro fascino a casa mia!!
Ci sono tantissime varianti per questa ricetta, io mi sono affidata a Paoletta facendo delle piccole modiche, diminuito leggermente il lievito di birra, tutto burro anziché strutto e scorza di limone anziché di arancia, avevo dei limoni biologici bellissimi, e un po’ più di gocce di cioccolato.

500 gr di farina di manitoba
8 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di miele
1 tuorlo
1 uovo
80 gr di zucchero
10 gr di sale
75 gr burro
100 gr di gocce di cioccolato (tenute in freezer)
buccia di limone grattugiata
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
150 gr di acqua
115 gr di latte intero

Procedimento:
Aromatizzare parte del burro prendendone 25 g dal totale aggiungendo la scorza di limone, sciogliere a fuoco lento oppure se fatti in piena estate è sufficiente lasciare il burro a temperatura ambiente e diventa morbidissimo.

Preparare il lievitino miscelando direttamente in planetaria l’acqua con il lieto di birra disciolto e il cucchiaino di miele con 150 g di farina presi dal totale.

Dopo un’oretta circa il lievito che non sarà solido ma abbastanza liquido formerà delle bolle. È il momento di inserire gli altri ingredienti nel seguente modo facendo attenzione all’incordatura dell’impasto ( che si attorciglierà alla frusta k). Come avviene per colomba, panettone, etc..

Aggiungere al lievitino metà latte ed un quarto di zucchero (20 g). Circa 4 cucchiai di farina o quanta necessaria a far incordare.

Aggiungere il latte rimanente, altri 20 g di zucchero e farina q.b., io sempre quattro cucchiai circa. Incordare-

Aggiungere l’albume, 20 g di zucchero e farina q.b.. Incordare

Aggiungere un tuorlo, lo zucchero restante e la farina q.b.

Aggiungere il secondo tuorlo, il sale e la farina restante.

Quando l’impasto è ben incordato aggiungere il burro morbido ed il burro aromatizzato. Da ultimo l’estratto di vaniglia.

Rigirare l’impasto più volte.

A velocità minima aggiungere le gocce di cioccolato tenute in freezer, questo per evitare che si sciolgano con il calore dell’impastatrice.

Arrotolare l’impasto e lasciare lievitare coperto per circa un’ora.

Formare i pangoccioli. Rispetto alla versione di Paoletta, avendoli fatti già tre volte , ho scelto una pezzatura più piccola del singolo pangocciolo, 65 g anziché 85. Venivano eccessivamente grandi per i bimbi; pesando l’impasto crudo di 65 una volta cotto viene grande come quello confezionato.

Formare le palline schiacciando leggermente l’impasto e arrotolandole, piegare i due estremi verso l’interno formando una pallina.

Pennellare con l’uovo e latte e far lievitare fino al raddoppio coprendoli. Pennellare nuovamente e infornare a 180°C per circa 15 minuti.

Si conservano benissimo per 2/3 giorni fuori dal freezer in un sacchetto ben chiuso.

 pan gocciolo tavolo

Miele biologico Rigoni di Asiago

Filed Under: Cucina, dolcetti vari, Dolci Tagged With: bambini, merenda

Donuts al miele, auguri nonna! 79!

26 Giugno 2014 by zuccherofarina 7 Comments

Ingredienti per 15/16 pezzi:
200 g di farina bianca
80 ml di latte fresco
20 g di burro alleggerito
1 uovo
2 cucchiaini di miele di melo
8 g di lievito di birra fresco (1/3 di cubetto)
olio di arachide per friggere
zucchero semolato per guarnireDa diverso tempo volevo preparare le donuts, hanno sempre un aspetto così invitante nelle vetrine ma non mi ha mai convinto il fatto che potrebbero essere esposte da diverso tempo.. il fritto secondo me è buono “appena fatto”. Lo scorso autunno mi ero comprata anche il tagliapasta che nel marasma del trasloco sarà ancora in qualche scatolone da sballare… poco male, ho preso un taglia pasta a cerchio e un tappo di un pentolino di zolletta per il buco centrale :DDDD

Stemperare il lievito di birra nel latte tiepido.  Mettere in planetaria o in una ciotola se impastate a mano, la farina, il miele, aggiungere il latte con il levito, l’uovo leggermente sbattuto ed il burro morbido. Impastare finchè gli ingredienti legano e lasciare lievitare fino al raddoppio. Io ho fatto lievitare circa 3 ore.

Stendere l’impasto ad uno spessore di circa 1,5 cm e ricavare le ciambelline, coprire con un telo e far lievitare nuovamente. Io le ho lasciate lievitare altre tre ore in modo da friggerle per la merenda.

Portare a temperatura l’olio facendo la prova con un pezzetto di pasta. Friggere su entrambi i lati per circa un minuto, le ciambelle dovranno dorarsi, scolare per eliminare l’into in eccesso, tamponare con carta assorbente e passare nello zucchero semolato.

Servire possibilmente calde.

 

Granellino, che aveva la banana per merenda, avrebbe voluto addentarsi la ciambella.. siamo a quota sei dentini! Faccio gli auguri di buon compleanno a mia nonna Clara,  bis nonna  per i miei cuccioli,  per i suoi 79 anni!

Felice week end,

Julia

* miele di melo Rigoni di Asiago

Filed Under: Cucina, dolcetti vari, life Tagged With: etnico, fritto, merenda

Frittelle dolci di lenticchie

11 Dicembre 2011 by zuccherofarina 12 Comments

La lenticchia è sempre stata protagonista delle  nostre tavole nel periodo natalizio, la portata classica è sempre stata il cotechino con le lenticchie a volte accompagnato anche da purè di patate. A Natale nei cesti natalizi mai mancava il classico sacchetto con le lenticchie secche quale buon auspicio per il nuovo anno , tradizione vuole che dopo la mezzanotte  del 31 dicembre se ne consumi in abbondanza, io che da piccola non le gradivo ne mangiavo solo una o due J
La frittella invece era il mio must nelle sagre paesane, non poteva mancare. Era sempre una discussione con mamma   che non voleva farmele mangiare per via dell’olio che diceva essere fritto e ri-fritto!
Ora sono passati tanti anni.. adoro le lenticchie ed alle sagre le frittelle non le mangerei mai 😉
Oggi, complice anche il contest indetto da Pedon, ho deciso di far convolare a giuste nozze le lenticchie con le frittelle.
Ingredienti per 6 pezzi:
100 g di farina 00
100 g di lenticchie secche
25 g di sucralosio* (oppure 100 g di zucchero)
3, 5 g di lievito di birra secco (1/2 bustina)
Scorza grattugiata di un limone biologico
1 cucchiaino di estratto di limone (non aroma)
Latte q.b.
Zucchero al velo*
Olio per friggere
Frullare le lenticchie fino ad ottenere una polvere, aggiungere la farina bianca, il sucralosio e la scorza grattugiata del limone, la mezza bustina di lievito di birra, il cucchiaino di estratto di limone e poco per volta il latte,  impastare fino ad ottenere un composto sodo ed elastico.
Lasciare lievitare in un posto caldo per 3-4 ore.
Formare delle  palline grandi poco più di una noce, appiattirle e formare un buco al centro. Lasciare nuovamente lievitare per circa un’oretta.
Friggere in olio bollente, asciugare per rimuovere l’unto in eccesso. Il colore bruno è dato dall’impasto marroncino ottenuto miscelando le farine. Non è bruciato :-))

 

Cospargere con lo zucchero al velo e servire calde, io le ho accompagnate con un te verde al gelsomino*.
Come sono? Buonissime! E non lo dico per dire o perchè le ho fatte io.. hanno stupito anche me! Una frittella gustosa, nutriente e sana!
Con questa ricetta partecipo al contest della lenticchia Pedina:
Mi sembra doveroso aggiungere che acquistando la lenticchia Pedina si compie un gesto di solidarietà. Per ogni pacchetto acquistato 15 centesimi verranno devoluti al CESVI. Sul loro sito  i dettagli, leggete qui

Filed Under: Cucina, dolcetti vari

Pancakes a colazione ricordando gli USA

25 Ottobre 2011 by zuccherofarina 20 Comments

Se penso ai pancakes il pensiero mi torna subito allo scorso anno quanto on the road visitammo la west cost degli Stati Uniti.
La colazione abituale non veniva fatta con i pancakes ma con i muffin, più veloci  e sbrigativi da mangiare anche in auto con il bibitone di cappuccino nell’apposito vano dell’auto. Il pancakes era quella coccola slow da concedersi ogni tanto.

La ricetta l’ho presa dal sito “Le migliori ricette americane“; ho solo dimezzato le dosi. Di seguito la quantità usata da me ed ideale per una colazione abbondante per 2 persone:

100 gr di farina
1 cucchiaino da tè di lievito in polvere
1/4 cucchiaino da tè di sale
1/2 cucchiaio di zucchero
1 uovo
125 ml di latte
1 1/2 cucchiaio di olio di semi vari (io di mais)

 

    

Unire e mescolare tra loro gli ingredienti secchi.
Montare il bianco a neve e mettere da parte, in un altro recipiente sbattere il tuorlo con una frusta, amalgamare il latte con l’olio ed unire agli ingredienti secchi. Aggiungere per ultimo con una spatola l’albume montato a neve.
Lasciare riposare e preparare la padella ungendola leggermente.

Finalmente io ho utilizzato un padellino comprato più di un anno fa di cui mi ero letteralmente innamorata..
Vi piace?? Quando l’ho comprato l’assaggiatore mi guardò perplesso pensando ad un’altra cosa inutile ed invece eccolo qua!!

Versare l’impasto in padella a cucchiaiate fino a raggiungere un diametro di circa 10 cm. Girare il pancake quando fa le bollicine. La superficie deve essere brunita per essere cotto.

Servire ben caldo! Io l’ho accompagnato con lo sciroppo d’acero. A questo proposito mi dilungo in una piccola nota: state attente al supermercato perchè ci sono bottigliette che hanno l’immagine della foglia d’acero ma in realtà leggendo si tratta di sciroppo di dattero. Io me ne sono accorta avendo trovato le due confezioni vicine e il prezzo mi ha fatto venire il dubbio. Lo sciroppo di dattero era decisamente più economico e leggendo la confezione ho visto che si trattava di due prodotti diversi. Il colore è il medesimo quindi “occhio all’inganno”.

Vi lascio qualche foto degli States:

 

Yosemite National Park

 

Lago salato, Death valley

Con questa ricetta partecipo al contest di Fabiola  “Pronti per ricominciare?”

 

 

al contest di Cana “Usa sweet Usa”
e al contest di Aurora “Una ricetta per il cowboy“

 

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QUANDO SI DICE OTTIMIZZARE LE RISORSE  :-)))))

Un bacio e a presto, sono a casa con l’influenza

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Invito a colazione: le gauffres

25 Settembre 2010 by zuccherofarina 13 Comments







Le gauffres.. “Si ritiene che le gauffre abbiano origine nell’antica grecia, dove sono state identificate con le cialde chiamate Obleios. Nel Medioevo i cuochi cucinavano frequentemente tortine chiamate gaufre, che in francese antico significa “nido d’ape” e le fonti suggeriscono che venissero consumate con il formaggio o con il miele.


Le gauffre, come altre preparazioni simili, erano un augurio di buona fortuna e buona salute e venivano preparate tradizionalmente per la festa della Candelora e per il Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale prima della Quaresima. Le piastre per gauffre comparivano in molte doti familiari come dono e augurio di nozze felici.


Successivamente i Padri Pellegrini soggiornarono brevemente in Olanda, prima di fare rotta verso le colonie d’America e qui appresero come preparare ciò che loro chiamarono Wafel, cioè le tortine a nido d’ape con i ferri roventi detti Poffer. Portarono questa ricetta in America e li si diffuse con il nome di Waffel o poi più comunemente Waffle. Lo stesso Thomas Jefferson, secondo la Monticello Historical Society, portò con sé i ferri da gauffre dalla Francia. Non sappiamo esattamente quando venne aggiunto il lievito all’impasto o se questo sia sempre stato presente, possiamo però supporre che il lievito chimico sia stato aggiunto non prima di due secoli fa, poiché venne messo a punto solo nel 1800.”  Fonte: wikipedia

La prima volta che assaggiai questa prelibatezza fu in Grecia con il gelato, poi con la cioccolata e la panna montata. L’anno scorso quando andai a Bruxelles a trovarla mi fece  mangiare  talmente tanto che la gauffres proprio non riuscii ad assaggiarla e da allora mi sono data alla ricerca della piastra perché volevo farle a casa.
Dopo averla cercata in centri commerciali, su internet ( con spese di spedizioni folli) mi rassegnai al destino e ci misi una pietra sopra finchè, per puro caso, vidi questo macchinino per cialde al supermercato (non c’era mai stato prima). Senza pensarci due volte finì nel carrello!
Nella scatola c’era anche un piccolo ricettario! Ho utilizzato la ricetta base per la pastella:
1 uovo
60 ml di latte
120 g di farina
75 g di zucchero
40 g di burro fuso
Ho amalgamato tutti gli ingredienti fino a realizzare una pastella morbida, ho scaldato la mia piastra che ho unto leggermente e cotto per circa 5 minuti aprendo per controllare. Si vede “a occhio” quando la gauffres è pronta.
Ho servito con lo sciroppo d’acero e le more! Un’alternativa è il miele, la nutella o la marmellata.

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Marshmallow

17 Giugno 2010 by zuccherofarina 2 Comments

Domani è il mio terzo anniversario di matrimonio e già da qualche giorno sto pensando di realizzare una torta per festeggiare. Di sicuro so solo che deve avere la forma di un cuore ( lo stampo per fortuna ce l’ho). Il dubbio più grande é sulla decorazione. La classica panna, la glassa o.. perchè no.. la pasta di marshmallow?

 

Che dire?! Voglio subito provare a fare la pasta di marshmallow!

 

Ingredienti.

 

90 g di marshmallow
200 g di zucchero a velo
1 cucchiaio d’acqua

colorante alimentare (facoltativo)

Faccio sciogliere a bagno maria i marshmallow con un cucchiaio di acqua (10 minuti circa). Appena sciolti tolgo dal fuoco e aggiungo la maggior parte dello zucchero al velo mescolando. Verso il composto su della carta da forno, aggiungo il colorante alimentare ed il restante zucchero al velo. Una volta formato il panetto lascio riposare per 24 ore in dispensa (non in frigorifero).

 

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