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Facciamo fiesta? Nachos tex mex

13 Giugno 2011 by zuccherofarina 15 Comments

Le nachos sono uno di quegli stuzzichini che adoro e poi mi ricordano tanto il bellissimo e coloratissimo Messico, meta del mio “lontano” viaggio di nozze. Un paese che mi è piaciuto moltissimo, ricco di storia, cultura e natura da togliere il fiato. Avevamo fatto un bellissimo tour zaino in spalla.
Ingredienti, le quantità sono a piacere e variano a seconda dei vostri gusti:
Tortillas chips (triangolini di mais fritti)
Salsa queso (salsa al formaggio)
Salsa guacamole (salsa a base di avocado)
Peperoncini jalapenos (peperoncini molto piccanti)
Con questo sfizioso aperitivo vi saluto, ci vediamo nel pomeriggio!

 

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Fish & chips

4 Maggio 2011 by zuccherofarina 21 Comments

“Il fish and chips è un piatto tipico del Regno Unito. Consiste in filetto di pesce bianco (solitamente merluzzo o eglefino) fritto in pastella o impanatura e attorniato da abbondanti patatine, anch’esse fritte, scelte tra le varietà farinose maris piper, king edward o desiree. Viene servito con una spruzzata di sale e di aceto (solitamente di malto) ma può essere accompagnato anche da altre pietanze, spesso piselli. È un piatto molto diffuso anche in Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa e Stati Uniti.” Fonte Wikipedia

Sono passati quasi 15 anni da quando assaggiai questo piatto in Inghilterra, ero una ragazzina e mi trovavo in vacanza con genitori e zii, fish & chips era il piatto forte, girammo in auto per visitare la splendida Cornovaglia. Non ho purtroppo foto da mostrarvi perchè ancora si usava il rullino e le foto sono a casa di mamma.

Da allora non ho più mangiato questo piatto eccezion fatta per una volta in una pausa pranzo in un fast food ma il sapore era proprio diverso! è un po’ come paragonare la cotoletta surgelata con quella fatta in casa  ^_^

Ingredienti e procedimento:

400 g di filetto di nasello  deliscato (surgelato o meglio ancora fresco ma è quasi impossibile trovarlo abbastanza alto)
farina bianca q.b.
sale e pepe
3/4 patate medie
maionese per accompagnare

per la pastella:

1 uovo
2/3 cucchiai di farina
150 ml birra chiara

olio di arachide per friggere

 

Iniziare preparando la pastella: mescolare la farina con il tuorlo dell’uovo (lasciare l’albume da parte) ed aggiungere una parte di birra fino ad ottenere una cremina senza grumi. Aggiungere la restante birra e lasciare riposare per almeno un’ora.

Nel frattempo dedicarsi al pesce: passare nella farina condita con una macinata di sale e pepe i pezzetti di pesce (foto 1). Sbucciare le patate e tagliarle a bastoncino per il verso della lunghezza (anche in modo grossolano) e lasciare a bagno in una ciotola con l’acqua per evitare che anneriscano, foto 5.

Montare a neve ben ferma l’albume ed aggiungerlo alla pastella delicatamente con una spatola per evitare che il composto smonti, foto 2.

Portare l’olio a temperatura, io non ho la friggitrice ed ho usato il wok, e friggere i “fish” pochi per volta (foto 3),  finchè sono ben dorati ed asciugare con carta assorbente. Lasciarli in forno al caldo fino al momento di servire (foto 4).

Scolare ed asciugare le patate, farle friggere in olio ad una temperatura di 130-140°C per 4-5 minuti in modo che cuociano all’interno, scolarle e tamponarle su carta assorbente , Alzare la fiamma e portare l’olio a 180°C e passare alla seconda frittura che permette alle patate di diventare croccanti all’esterno rimanendo morbide all’interno.  Una volta dorate e croccanti scolare e tamponare e servire in un cartoccio,  come il tipico take away anglosassone, o in un unico piatto. Accompagnare con salsine a proprio gusto, io ho optato per la maionese.

Buon appetito!

 

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Cous Cous con bocconcini di manzo

20 Marzo 2011 by zuccherofarina 14 Comments

Oggi vi presento il piatto preferito dell’assaggiatore.. il cous cous con la carne di manzo!
Ingredienti per 2 persone:
400 gr di bocconcini di carne di manzo
350 ml di passata di pomodoro 
1 cucchiaio di olio di oliva
Trito di carote, cipolle e sedano
Cannella
Peperoncino ( facoltativo)
3-4 chiodi di garofano
Brodo di verdura
   
***
140 gr di semola per cous cous
200 ml di acqua
Sale fino
Olio di oliva
Preparazione:
Far soffriggere in una casseruola il trito di carote, cipolle e sedano con un cucchiaio di olio di oliva; appena le verdure si saranno imbiondite aggiungere i bocconcini di carne e le spezie e lasciare rosolare a fuoco basso per far insaporire mescolando  frequentemente con un cucchiaio di legno.
Appena la carne sarà dorata aggiungere la passata di pomodoro e cuocere a fuoco dolce. Proseguire la cottura per circa 1 ora e mezza , due, aggiungendo gradatamente il brodo caldo, precedentemente preparato con le verdure oppure con il dado granulare di verdura, fino al termine della cottura.
La carne sarà pronta quando si spezzerà con il cucchiaio di legno. Io la faccio cuocere due ore.
Disporre  in una padella la semola  e nel frattempo portare ad ebollizione l’acqua con un pizzico di sale fino; raggiunto il bollore versare l’acqua direttamente sulla semola e coprire con un coperchio a fuoco spento. Dopo circa 5 minuti togliere il coperchio e sgranare il cous cous con una forchetta in legno. A piacere aggiungere un filo di olio.
Servire la carne e il cous cous in un unico piatto di portata riponendo la carne al centro sopra il cous cous oppure lateralmente. È possibile accompagnare il tutto da focaccine calde al sesamo come quelle che vi avevo proposto qui  o con verdure (zucchine e carote)  tagliate a julienne saltate in padella con un filo di olio.
Consiglio di accompagnare il tutto con un buon calice di vino rosso.
Buona settimana!
Bacio

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Key Lime cheesecake

25 Gennaio 2011 by zuccherofarina 15 Comments

Avevo ancora del succo di lime acquistato in florida ed ho provato a fare questa cheesecake molto semplice e veloce. E’ stata un’idea della domenica mattina quindi non avevo gli ingredienti per decorarla. Sarebbero state perfette delle fettine di lime.

Ingredienti:

160 g di philadelphia
1/3 tazza di zucchero semolato
1 tazza di succo di lime

1 blister di biscotti secchi
30 g di burro fuso

Ho preparato la base frullando i biscotti secchi per ottenere una polvere, ho aggiunto il burro fuso e compattato il tutto nella tortiera a cerniera diametro 18 ballarini della linea   “cucinando s’impara”  .
Ho amalgamato e montato con la frusta la crema di formaggio, lo zucchero ed il succo di lime ed ho versato il composto sopra la base di biscotti.

Ho riposto in frigo e lasciato raffreddare per 3/4 ore. Ho tolto l’anello e servito in tavola. Con l’aiuto della paletta per dolci  sono riuscita a non rompere le fette  mentre le servivo sul piatto.

Spendo ancora due parole per parlarvi del progetto  “cucinando s’impara”:

“Imparare divertendosi. Il progetto Cucinando s’impara coinvolge prima di tutto genitori e scuole, figure fondamentali nella vita del bambino che non devono dimenticare quanto è importante condividere le esperienze affinché i propri figli o alunni sviluppino una sana personalità. Per questo Cucinando s’impara si esprime attraverso il metodo Gianni Rodari: un linguaggio semplice e diretto che utilizza rime ed assonanze, unendo la facilità di trasmissione dei concetti da parte dell’adulto alla capacità di comprensione del bambino. I preziosi consigli dei dietisti di ANDID vengono espressi in forma di filastrocca, così da aiutare il bambino a ricordare più facilmente le proprietà e i metodi di cottura migliori dei cibi. Il progetto Cucinando s’impara è in linea con gli attuali principi di educazione scolastica ed è disponibile sia in italiano che in inglese.”  Fonte

Anche per chi non ha bimbi, come me, può essere una bella idea per un regalo o anche un acquisto per sè da poter utilizzare con i nipotini, cuginetti o figli di amici.

Le scatole sono molto belle. Questa è “Torte e biscotti”


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Bretzel

15 Dicembre 2010 by zuccherofarina 24 Comments

Tagliere Pedrini
Questo pane mi ricorda molto le  feste, le vacanze in Germania o in Alto Adige, lo adoro! Nei negozi non lo trovo mai perciò ho deciso di farlo durante il ponte di S. Ambrogio!
La ricetta l’ho presa da  giallozafferano e la riporto di seguito:
270 ml di acqua
500 g di farina di manitoba molino rossetto
25 g di lievito dibirra fresco
50 di burro
12 g di zucchero
12 g di sale fino
Bicarbonato
Sale grosso

 

Sciogliere il lievito di birra in 50 ml di acqua, aggiungere lo zucchero e la quantità di farina necessaria per formare un piccolo impasto. Lasciare riposare finchè raddoppia di volume.
Aggiungere al piccolo impasto la restante farina, l’acqua, il burro tiepido ed infine il sale.
Lasciare lievitare l’impasto fino al raddoppio. Ho diviso l’impasto in 6 pezzi e formato dei cordoncini più sottili ai lati intrecciando per formare la tipica forma.
Ho fatto lievitare ancora e poi li ho sbollentati per circa 30 secondi in acqua bollente in cui ho disciolto il bicarbonato ( serve per far brunire il bretzel). Ho disposto i bretzel sulle mie teglie rettangolari  della decora e della ballarini, linea dolce vita, coperte con carta da forno ed ho cosparso con il sale grosso.
Ho cotto per circa 20 minuti  a 220 ° C, forno ventilato.
Ho servito accompagnando da speck e prosciutto cotto affumicato. L’assaggiatore ha aggiunto anche una birretta 🙂

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BAGEL

4 Novembre 2010 by zuccherofarina 32 Comments

Da parecchio tempo  volevo provare a fare i bagel, precisamente dallo scorso dicembre quando li assaggiai in vacanza a New York, l’alberghetto prenotato vicino ad Union square  offriva anche una piccola colazione a base di succo d’arancia, caffè, bagel e crema di formaggio.
Al primo assaggio li trovai niente male, l’assaggiatore poi propose di comprare  un barattolo di nutella al vicino grocery  e in questa versione dolci erano molto golosi al mattino ma l’amore, quello vero, scoppiò quando li mangiammo il una “bageleria”, non so se si dice proprio così ma per spiegarvi è un posto dove si mangiano solo bagel: si sceglie il panino: lisco, con il sesamo, integrale, con il papavero, etc e la sua farcitura: cremine con salmone, cremine con verdure, cremine con pollo, salmone affumicato, insalata.. di tutto di più!
Caldi, ma non bollenti, sono divini. Si possono scaldare tagliati a metà anche nel tostapane.
Dopo tutta questa storia non vi ho raccontato cosa sono ^_^  sorry! I bagel sono delle ciambelline, il loro impasto non è né dolce né salato e si utilizza lievito di birra per prepararli. La ricetta per realizzarli l’ho presa dal sito di prezzemolo & finocchio ma la riporto di seguito, l’ho confrontata con altre e mi  è sembrata ottima:
A me con le dosi  di seguito ne sono venuti 8, li ho fatti abbastanza grandicelli come vedete dalla foto.
225 ml di latte bollente
50 gr di burro ( io l’ho fatto fondere)
25 gr di zucchero
15 gr di lievito di birra (poco più di metà cubetto)
un po’ di sale
1 uovo
400 gr di farina
2 cucchiai di latte
semini a scelta per guarnireVersare il latte bollente in una ciotola, aggiungiere il burro fuso e lo zucchero. Amalgamare il tutto. Ho lasciato intiepidire e ho aggiunto il lievito sbriciolato.
Lasciamo riposare per qualche minuto, il lievito dovrebbe cominciare a reagire.
Aggiungiere il sale e l’albume ed impastare energicamente. Io ho utilizzato la macchina del pane impostando il programma pizza (30 minuti di impasto + 1 ora di lievitazione al caldo)L’impasto dovrà raddoppiare il volume e risultare molto elastico.  L’ho diviso in 8 parti formando delle palline abbastanza grandi tipo un mandarancio di quelli grossi J

Con le mani ho spinto al centro della mia pallina la pasta per formare il buco che deve essere abbastanza grande ( circa 2 cm) perché con la lievitazione e la cottura tenderà a chiudersi.

Lasciamo lievitare i bagel per 10 minuti su una teglia con carta da forno.

Ora c’è il passaggio più complesso, quello che mi spaventava di più ma  che poi si è rivelato semplice. La sbollentatura in pentola. Per una buona riuscita bisogna fare poco per volta.

Ho portato ad ebollizione dell’acqua in una padella abbastanza profonda, ho abbassato la fiamma e scottato i bagel per circa 20 secondi, 10 per parte girandoli con una palettina. Li ho sbollentati 4 per volta.Deposti sulla placca ben distanziati tra loro li ho spennellati con il tuorlo mischiato con il latte e li ho cosparsi con i semini. Ne ho fatti:

2 lisci
2 al sesamo
2 al papavero
2 al finocchio

Cuocere nel forno preriscaldato  per circa 15-20 minuti a 200 °C. Devono essere belli dorati. Lasciamo raffreddare prima di tagliarli a metà.

Li ho farciti con philadelphia e salmone affumicato e con una cremina fatta di ricotta, polpa di granchio ben scolata ed una macinata di sale e  pepe.

Vi riporto anche un po’ della loro storia: “Il Bagel (in Yiddish בײגל beygl) è una pasta lievitata, a forma di grosso anello, bollita brevemente in acqua e poi cotta al forno.
È un pane che si utilizza in tutti i paesi dove esiste una comunità ebraica aschenazita. Di fattura molto semplice, sono stati portati negli USA dagli immigrati polacchi. La produzione di questi pani è diventata popolare negli Stati Uniti, Canada e Regno Unito, soprattutto nelle grandi città con popolazione ebraica, come Montreal, New York e Toronto e ognuna di esse ha un modo particolare di preparare il bagel.
Il bagel è denso interiormente e rosolato all’esterno; può essere al naturale o aromatizzato con semi di papavero, di cumino o di sesamo. Alcuni bagel vengono cosparsi di sale sulla crosta.

I bagel sono nati nel 1683 come omaggio di un panettiere di Cracovia al re di Polonia Jean Sobieski III per aver contribuito a salvare Vienna dall’invasione ottomana. La leggenda vuole che il panettiere, per celebrare l’abilità del re come cavaliere, preparò questo impasto a forma di staffa (bügel in tedesco).” Fonte Wikipedia

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Ravioli al vapore & involtini primavera

20 Ottobre 2010 by zuccherofarina 18 Comments

 

 

La cucina cinese è tra quelle etniche da realizzare a casa che più preferisco perché è molto veloce e sfiziosa. Adoro soprattutto i ravioli al vapore ma li mangio generalmente solo al ristorante. Non avevo mai provato a farli in casa (tralasciando quella volta, anni fa, che poi feci dei ravioli bolliti ai gamberi stile cinese ma ottenni un risultato decisamente diverso 😉 ) ma l’idea mi girava in testa già da un po’..
La ricetta  è decisamente home made, ho guardato sul mio libro di cucina ed un po’ in internet ma mi sarebbero mancati troppi ingredienti, alcuni anche difficili da reperire come la salsa d’ostrica.   Ho utilizzato:
Per la pasta:
Farina bianca ca. 100 g
Acqua q.b.
Per il ripieno:
2 carote piccole
1 manciata di cavolo tritato
6 funghi orecchione
Olio di semi
Salsa di soia
Ho sminuzzato i funghi ed il cavolo molto sottile, ho aggiunto le carote grattugiate finemente ed ho fatto saltare tutto insieme in padella con un filo di olio di mais ed un cucchiaio di salsa di soia. Ho lasciato stufare per circa 10 minuti.
Nel frattempo ho aggiunto alla farina un po’ di acqua fino a formare un composto elastico e dopo averlo fatto riposare l’ho steso sottilmente con il matterello. Rimpastando i ritagli ho ottenuto 16 cerchi di pasta di 6 cm di diametro. Io ho usato il coppapasta ma va benissimo anche un bicchiere rovesciato.
Al centro di ognuno ho disposto un cucchiaino abbondante di ripieno ed ho chiuso i ravioli premendo prima al centro i lembi della pasta e poi cercando di fare delle piegoline verso l’interno.
Ho cotto al vapore posizionando nel cestello pavonidea delle foglie di cavolo.

 

Siccome mi era avanzato del ripieno ho preparato anche degli involtini primavera, per la pasta ho usato della farina di riso e un po’ d’acqua. La pasta fatta con farina di riso e acqua è molto difficile da tirare, è necessario infarinare per bene la spianatoia ed il mattarello per evitare che appiccichi. Ho fritto in olio di semi.
Ho servito tutto con salsa di soia e salsa piccante.

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SPAGHETTI WITH MEATBALLS

19 Ottobre 2010 by zuccherofarina 22 Comments

Gli spaghetti sono conosciuti in tutto il mondo, ci sono i classici di grano, quelli di riso, di soia.. Quelli che vi propongo oggi sono i più noti, viaggiando all’estero per turismo mi è capitato di trovarli in diverse parti del mondo insieme alla note “Fettuccine Alfredo” che io da noi non ho proprio mai visto!
All’estero non li ho assaggiati ma ho voluto proporli a casa. Di seguito gli ingredienti per le polpette, non so indicarvi la quantità perché avevo preso una vaschetta abbastanza grande di macinato che ho utilizzato per diverse preparazioni.
Macinato di carne di manzo
1 uovo
1 cucchiaino di insaporitore ariosto per carni in umido
Farina bianca
Sedano, carote e cipolla per il soffritto
Passata di pomodoro
Olio evo
Spaghetti (la quantità dipende dalla fame, secondo me 80 g a persona sono sufficienti)
Amalgamare il macinato di carne con l’uovo e l’insaporitore ariosto per carni in umido e formare delle piccole polpette grandi quanto una noce. Passarle nella farina bianca e farle rosolare in padella in un soffritto di sedano, carote e cipolla. Aggiungere la passata di pomodoro e portare a cottura.
Far bollire gli spaghetti in acqua salata e una volta scolati farli saltare in padella con le polpette.

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Spiedini di carne macinata al sesamo con riso basmati

1 Ottobre 2010 by zuccherofarina 14 Comments

Anche questa ricetta è frutto della mia inventiva.. mi ricorda un po’ i sapori mediorientali per la presenza del sesamo e della cottura al forno con il grill.
Ingredienti:
500 g di macinato
1 uovo
Pangrattato
Insaporitore per carni arrosto
Semi di sesamo
Ho amalgamato la carne macinata con l’uovo, il pangrattato, l’insaporitore ed il sesamo. Ho formato delle polpette allungate e le ho cosparse di sesamo. Le ho infilate su bastoncini di bamboo e le ho cotte in forno a 200 °C per circa 20 minuti. Per cuocerle ho appoggiato l’estremità dei bastoncini sul bordo di una taglia capiente in modo tale che la carne non si appoggiasse direttamente sulla teglia ma rimanesse sospesa. Una volta cotte ho acceso il grill e le ho lasciate abbrustolire per alcuni minuti girandole più volte.

Ho servito i miei spiedini su un letto di riso basmati.Buon fine settimana! bacio

Filed Under: carne, Cucina Tagged With: etnico

Invito a colazione: le gauffres

25 Settembre 2010 by zuccherofarina 13 Comments







Le gauffres.. “Si ritiene che le gauffre abbiano origine nell’antica grecia, dove sono state identificate con le cialde chiamate Obleios. Nel Medioevo i cuochi cucinavano frequentemente tortine chiamate gaufre, che in francese antico significa “nido d’ape” e le fonti suggeriscono che venissero consumate con il formaggio o con il miele.


Le gauffre, come altre preparazioni simili, erano un augurio di buona fortuna e buona salute e venivano preparate tradizionalmente per la festa della Candelora e per il Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale prima della Quaresima. Le piastre per gauffre comparivano in molte doti familiari come dono e augurio di nozze felici.


Successivamente i Padri Pellegrini soggiornarono brevemente in Olanda, prima di fare rotta verso le colonie d’America e qui appresero come preparare ciò che loro chiamarono Wafel, cioè le tortine a nido d’ape con i ferri roventi detti Poffer. Portarono questa ricetta in America e li si diffuse con il nome di Waffel o poi più comunemente Waffle. Lo stesso Thomas Jefferson, secondo la Monticello Historical Society, portò con sé i ferri da gauffre dalla Francia. Non sappiamo esattamente quando venne aggiunto il lievito all’impasto o se questo sia sempre stato presente, possiamo però supporre che il lievito chimico sia stato aggiunto non prima di due secoli fa, poiché venne messo a punto solo nel 1800.”  Fonte: wikipedia

La prima volta che assaggiai questa prelibatezza fu in Grecia con il gelato, poi con la cioccolata e la panna montata. L’anno scorso quando andai a Bruxelles a trovarla mi fece  mangiare  talmente tanto che la gauffres proprio non riuscii ad assaggiarla e da allora mi sono data alla ricerca della piastra perché volevo farle a casa.
Dopo averla cercata in centri commerciali, su internet ( con spese di spedizioni folli) mi rassegnai al destino e ci misi una pietra sopra finchè, per puro caso, vidi questo macchinino per cialde al supermercato (non c’era mai stato prima). Senza pensarci due volte finì nel carrello!
Nella scatola c’era anche un piccolo ricettario! Ho utilizzato la ricetta base per la pastella:
1 uovo
60 ml di latte
120 g di farina
75 g di zucchero
40 g di burro fuso
Ho amalgamato tutti gli ingredienti fino a realizzare una pastella morbida, ho scaldato la mia piastra che ho unto leggermente e cotto per circa 5 minuti aprendo per controllare. Si vede “a occhio” quando la gauffres è pronta.
Ho servito con lo sciroppo d’acero e le more! Un’alternativa è il miele, la nutella o la marmellata.

Filed Under: Cucina, dolcetti vari Tagged With: etnico

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